DARIO “SLOWBLUESMAN” GAY

…. I ricordi, l’amore per la musica e la mia passione per le 6 corde…

 

Avevo 4 anni o forse 5…. Ricordo mio padre che si portava il lavoro a casa e col suo giradischi a 33/45/78 giri ci faceva ascoltare Little Richard, Creedence Clearwater Revival, Fats Domino o Rory Gallagher fino ai Pooh, Lucio Battisti, Dik Dik, Nomadi e le Equipe 84.. respiravamo musica in casa.... Ricordo persino la mia prima (e unica) audizione per lo “Zecchino D’Oro” (ma scappai per il terrore e quell’avventura finì) e quando a memoria cantavo “Che Sarà” di Josè Feliciano o “Canzone Per Te” di Sergio Endrigo.... non andavo ancora all’asilo e assimilavo musica, ma dove mi avrebbe portato non era ancora stabilito e ci sarebbe voluto qualche anno…

Ricordo quando approcciai la chitarra (avevo 14 anni) e fu per una “doppia Invidia”: il mio amico di una vita che mi suonava “Hop Hop Somarello” di uno sconosciuto Paolo Barabani ed una amica di mia sorella che possedeva una chitarra come soprammobile nella sua cameretta… Io ne volevo una almeno come complemento immobiliare. Non sarebbe andata però così…

Ricordo quando racimolai qualche regalo degli zii e dai nonni, forse 30 o 40 mila lire, e mi recai in un negozio storico nel centro di Bari, GIANNINI, per acquistare una EKO Studio L.… Ricordo persino il metodo che acquistai, CHITARRISTI IN 24 ORE di Paul Kent, ma per imparare 120 accordi mi ci sono voluti 24 mesi..

Dai ricordi ai fatti reali.. la mia prima chitarra elettrica, una EKO (regalo di mio padre), mi spianò la strada verso la musica ed avevo solo 16 anni, precoce nell’apprendimento dello strumento ma determinato a migliorare sviluppando un buon “orecchio armonico” che ancor’oggi mi aiuta nel mio ruolo di chitarrista.

Iniziai così a bombardarmi di musica: da Eric Clapton (mio idolo) ai Led Zeppelin, dai Genesis agli Yes, dai Toto ai Police non trascurando la musica italiana ma strizzando l’occhio al Blues e al Rock. Durante le scuole superiori spendevo la paghetta settimanale per acquistare dischi a 45 o 33 giri, una collezione che possiedo tuttora a perenne memoria del mio passato. Dimenticavo le cassette, numerosissime usurando il mio fedele Walkman… Seguivo i live con grandissimo interesse attingendo il più possibile….

Coniugare scuola e musica certo non era facile, mi appassionavo meno ai libri e mi dedicavo a passare il tempo nel cantinato di amici suonando di tutto, per fortuna al diploma di Geometra ci sono arrivato.

Dopo la parentesi del Servizio Militare cominciano le prime band e le prime timide apparizioni pubbliche, si cresce e si migliora, la chitarra è uno strumento dal quale non mi sono mai separato e dal momento in cui l’ho presa in mano non mi sono più fermato.

Oggi suono regolarmente… non esiste legittimo impedimento che blocchi la mia passione, né lavoro né impegni familiari o personali… Suono quando posso e come posso, dedicando sempre un pezzetto del mio tempo, e con l’era del web mi affaccio puntualmente con la mia persona e con la mia musica….

Vivo la musica come una costante evoluzione, essa è una droga benevola che provoca una piacevole assuefazione e se ne richiede dosaggi sempre più massicci, è una valvola di sfogo che induce a una serenità interiore.. quindi mi domando.. perché privarsene?

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Biografia di Dario Slowbluesman Gay

http://www.lamiabiografia.it/index.php/biografie/1-biografie/52-dario-slowbluesman-gay

 

 


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