Sono nata a Ragusa il 19 febbraio del 1997, fino all'età di 4 anni la mia infanzia è trascorsa come dovrebbe trascorrerla qualsiasi bambino, abitavo in una zona storica della città con i miei genitori e mis sorella di appena un anno, mia madre faceva la casalinga mentre mio padre era un venditore ambulante.

Mio padre lavorava sempre non faceva mai mancare vibi in tavola, ma ricordo che non faceva gestire nulla a mia madre, andavamo in un piccolo negozio dove vendevano abiti usati e alcune volte compravamo qualcosa con i pochi soldi che i miei nonni materni potevano darci quando venivano a trovarci in città, altre volte erano alcune vicine di casa a darci qualche abito dei figli. Era solo nri compleanni o nelle feste ricorrenti che i nostri nonni e zii ci regalavano abiti o giochi.

Ricordo di aver avuto molti giochi ma quello che amavo fi più erano le barbie, mi divertiva mikti giocarci insieme ad un'altra bambina. 

Ero molto felice fin quando un giorno capii che qualcosa nin andava, mio padre tornava sempre più tardi alle volte neanche rientrava, vedevo mia madre triste, finché una sera erano circa le 22:00 non vedendo ancora rientrare mio padre, mia madre prese me e mia sorella e ci dirigemmo a piedi nel garage dove mio padre lasciava ogni sera il suo camion, ms quella che sera lui non era neanche li quindi tornammo a casa. 

I litigi tra i miei genitori da come ricordo iniziarono da li, mia madre scoprí  che aveva un'amante, ricordo varie sere dove nuo padre alzava le mani a mia madre e io e mia sorella così piccole ad assistere a tutto ciò sotto il tavolo in cucina a piangere abbracciate per la paura e la tristezza, sono scene sempre presenti nella mia mente anche se sono passati tanti anni. 

Tutto questo duró per due lunghi anni finché un giorno, miw madre decise di lasciare definitivamente mio padre, la nostra casa, la nostra città quella in cui io e mia sorella siamo nate, andammo via in autobus e ci trasferimmo a vivere dai miei nonni materni che vivevano a Carlentini un piccolo paese dove mia madre era nata e cresciuta. 

Da quel momento in poi la nostra vita cambiò radicalmente, mia madre dovette iniziare a lavorare duramente per noi, mentre mio padre a stento si faceva sentire una volta al mese, per due anni andò avanti così finché, mio nonno cioè suo padre lo richiamó, allora cominció a farsi sentire qualche volta in più e a mandarci qualchr soldo ogni mese.

I miei nonni paterni chiamavano ogni settimana erano molto presenti, mio nonno quasi ogni fine settimana veniva a prenderci, non dimenticherò mai tutto quello che ha fatto per me, è stato quel padre che suo figlio purtroppo non è stato in grado di fare, ho molta stima e un'infinità di bene verso di lui. 

Lui mu ha imparato ad andare in bicicletta ad amare gli animali, la natura r tutto ciò che ci circonda, quei pomeriggi passati al maneggio con ik suo cavallo Sultano e poi con Spirit che abbiamo scelto io e mia sorella, quelli erano per me momenti di pura felicità e oggi li ricordo con tanta nostalgia.

Mio padre due anni dopo la separazione con mia madre, partí andó a lavorare nel nord Italia, e quando scendeva qui in Sicilia per ferie veniva a prenderci, passavamo una o due settimane insieme, andavamo al mare o in giro, uscivamo con la persona che era stata sua amante ma che lui presentó a me e mia sorella per amica, questa ragazza aveva quasi vent'anni in meno di lui ci trattava bene ma io nei suoi confronti non ero sincera la vedevo come quella persona che aveva portato via mio padre dalla sua famiglia, poi crescendo ho capito che in realtà chi ha sbagliato non era lei ma mio padre, era stato lui a lasciarsi coinvolgere, era stato lui a lasciarci a trattare male mia madre e farci soffrire, non lei. 

Sono cresciuta molto in fretta, molto presto responsabile e con la testa sulle spalle per questo alcune cose che il resto dei miei coetanei faceva per me non era giusto ma, loro pensavano e agivano per la loro età, mentre io sempre troppo razionale e giudiziosa, non mi sono goduta a pieno la mia spensieratezza perché troppo turbata e ansiosa per la mia infanzia. Hi cercato qualcuno con cui potermi confidare con cui avere un appoggio morale e pensavo di averlo trovato in un'amica che ritenevo sorella, ma mi sbagliavo..

A scuola c'è stato un episodio che mi turbó molto, un ragazzino con una famiglia complicata alle spalle cominció a seguirmi sempre, fece allontanare tutti i miei compagni perché avevano timore di lui, in quella situazione avrei voluto avere un padre presente per sua figlia che mi potesse aiutare ad uscire da quella situazione ma lui ri tutto questo non ha saputo nulla, fu mia madre ad aiutarmi e a far allontanare definitivamente quel ragazzino da me. 

Con mio padre ho avuto sempre un rapporto distaccato, quelle volte che chiamava erano sempre le solite conversazioni, non percepivo un reale interesse nel voler sapere come andavano le cose. 

Sono cresciuta pensando a lui con rabbia e amarezza, avvolte pensavo a come stesse in una città non sua senza la sua famiglia e piangevo per la rabbia di quello che si è perso di noi e per la sua solitudine, ma poi mi riprendevo pensando a quanto abbiamo sofferto a causa sua, solo così sono riuscita ad andare avanti, mi sono creata una corazza per nascondere la mia debolezza e la mia ansia, materialmente non ci faceva mancare nulla, ma non era quello che io volevo realmente, volevo avere una bella famiglia di cui essere fiera dell'amore che c'era, volevo poter avere un bellissimo rapporto con lui, potergli raccontare quello che mi accadeva o semplicemente essere tutti sdraiati sul divano a guardare un film ma, tutto questo non è mai stato possibile. 

In compenso ho avuto e ho una madre stupenda che si è sempre fatta carico di noi anche quando avevamo paura a dormire tutte e tre da sole, ci stringevamo e ci facevamo forza a vicenda, lei che ha ricoperto entrambi i ruoli genitoriali, è la nostra roccia la nostra forza. 

Tre anni fa dopo sei anni di fidanzamento decisi di sposarmi con un ragazzo speciale, mio padre mi ha aiutata molto economicamente con le spese del matrimonio, si è spesso informato di come andava l'organizzazione e di questo ne sono stata felice. 

Il giorno del mio matrimonio mi ha accompagnata all'altare, tutti si sono accorti di come lui fosse commosso e orgoglioso, quel giorno è stato stupendo proprio come speravo. 

Mio padre oggi è più presente mi chiama e mi cerca più spesso penso voglia recuperare il nostro rapporto, io sono un po' restia perché non posso dimenticare tutto quello che é successo, ancora oggi sto male a pensare al passato, non so se riuscirò mai a dimenticare e a perdonarlo del tutto, per adesso il mio stato d'animo e il mio pensiero per quella fase di vita non cambia ..un giorno chissà... 

Oggi ho 21 anni sono sposata da due mesi, spero di riuscire a realizzare tutti i miei sogni e progetti di vita e spero con tutto il cuore di avere una bella famiglia unita e che si ama.

Valentina Cannavó


Contatto

Non avete il permesso per visualizzare il contatto
I ricordi della vita

Back to top